Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
E’ un programma di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
Next Generation EU comprende due strumenti di sostegno agli Stati membri:
- REACT-EU, concepito in un’ottica di più breve termine (2021-2022) per aiutare nella fase iniziale di rilancio delle economie.
- RRF (Dispositivo per la Ripresa e Resilienza), della durata di sei anni, dal 2021 al 2026, con una capienza totale di 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 miliardi di sovvenzioni e 360 miliardi di prestiti a tassi agevolati.
Per l’Italia
Con il PNRR l’Italia ha a disposizione complessivamente 235,12 miliardi di euro, un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita nazionale negli ultimi decenni.
Il nostro Paese è il primo beneficiario, in valore assoluto, delle risorse del Next Generation EU: 191,5 miliardi del RRF e 13 miliardi del REACT-EU. Inoltre, in aggiunta alle risorse europee, il Piano prevede altri 30,6 miliardi di risorse derivanti dalla programmazione nazionale aggiuntiva, che confluiscono in un apposito Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento di bilancio.
Il dispositivo RRF richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme: appunto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si sviluppa attorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
Nello specifico, il PNRR si articola in sei Missioni:1. digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; 2. rivoluzione verde e transizione ecologica; 3. infrastrutture per una mobilità sostenibile; 4. istruzione e ricerca; 5. inclusione e coesione; 6. salute.
Le Missioni sono poi suddivise in 16 Componenti (gli ambiti in cui vengono aggregati progetti di investimento e riforma in un determinato settore o area d’intervento) a loro volta articolate in linee di investimento e riforme settoriali funzionali alla realizzazione degli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo.