Una serata ricca di emozioni, in una Chiesa San Giacomo gremita per la prima edizione di “Visioni – innovare oltre gli orizzonti”. Ognuno dei cinque Visionari ha portato un contributo illuminante, dall’intensità della poetessa Mariangela Gualtieri alle molecole dello scienziato Vincenzo Balzani, dalle fotografie di Silvia Camporesi all’energia della scrittrice Eleonora Mazzoni, fino al racconto dell’imprenditore Vittorio Alpi. Persone nate, cresciute, formate a Forlì-Cesena, da dove hanno portato la propria forza creativa nel mondo, nei campi dell’arte, della comunicazione, della scienza, della cultura e dell’impresa.
Anche il riconoscimento consegnato loro è un’opera originale appositamente realizzata dall’artista forlivese Massimo Sansavini, così come forlivesi sono i giovani talenti della Outimes Jazz Band, colonna sonora dell’evento. Sul palco, con la conduzione di Mariangela Pira, si sono alternati gli ospiti Cristina Pozzi e il professor Alberto Sangiovanni Vincentelli, e in collegamento da Miami Alberto Mattiello, innovatori di fama internazionale che hanno immaginato le traiettorie e le sfide del mondo di domani.
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Discorso del presidente Roberto Bozzi in apertura a Visioni 2024
Grazie di cuore per essere insieme a noi in questo esordio, che per Confindustria Romagna ha un significato particolare: è il ritorno dell’Associazione nel confronto con la comunità di Forlì-Cesena, non solo con le imprese ma anche con le istituzioni, i cittadini, il mondo della scuola.
È quello che fa sul territorio un’organizzazione come la nostra: oltre all’attività quotidiana di supporto alle aziende, proponiamo riflessioni, momenti di incontro e approfondimento.
Oggi l’approfondimento sta diventando un lusso che sempre meno persone riescono a concedersi. Noi cerchiamo di combattere la frenesia in cui siamo immersi organizzando momenti di pensiero comune, ritagliandoci tempo con persone che meritano di essere ascoltate, e ci possono dare non soluzioni ai problemi, ma spunti per superarli.
Fatichiamo tutti, ogni giorno, ad alzare lo sguardo dal presente, e veniamo un po’ trascinati dal flusso della quotidianità, in un clima di costante urgenza.
Questo ci ha dato fin da subito l’indicazione del tema da proporvi.
“Visioni” è un argomento venuto da sé: sentiamo la mancanza di una prospettiva, di lungimiranza. Il contesto ci spinge un po’ a concentrarci sul breve periodo, e ci manca una suggestione del domani, l’esercizio di immaginare come migliorare.
Stamattina, su questo palco, abbiamo inaugurato la giornata ascoltando chi di idee ne ha da vendere: gli studenti e le studentesse di Forlì-Cesena, che ci hanno dato dei barlumi di futuro, proponendo progetti fantasiosi, creativi, ma ragionati e ben centrati.
Hanno colto in pieno lo spirito di questa nostra iniziativa.
La visione è ciò che ci guida. È l'immagine di un futuro migliore, un obiettivo che ci ispira e ci motiva a superare le sfide quotidiane, siano piccoli problemi o allerte meteo.
I leader visionari sono coloro che non si limitano a vedere il presente, ma che riescono a immaginare un futuro diverso e migliore. Pensate a figure come Martin Luther King., capace di ispirare milioni di persone a lottare per i diritti civili. La sua visione di uguaglianza ha cambiato non solo la vita degli individui, ma ha anche influenzato profondamente la società.
Un altro esempio emblematico è quello di Steve Jobs. La sua visione non era solo quella di creare prodotti tecnologici, ma di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Ha trasformato il mondo della comunicazione e del design, rendendo la tecnologia accessibile e desiderabile per tutti. Le sue idee hanno dato vita a dispositivi che hanno cambiato le nostre abitudini quotidiane e il nostro modo di lavorare.
Adriano Olivetti ha saputo realizzare una Silicon Valley italiana ormai cento anni fa, seguendo il sogno di trasformare la storica fabbrica di famiglia in un'azienda all'avanguardia nel campo dell'elettronica. E ci riuscì. "Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all'uomo il suo vero potere". Nelle sue parole risuona allo stesso tempo lo spirito di industriale pragmatico e di un innovatore, di un sognatore.
Senza Visioni, non può esserci evoluzione personale e professionale.
Le visioni audaci possono cambiare il corso della storia e migliorare la vita delle persone, e siamo orgogliosi che in questo territorio siano nati e cresciuti i cinque visionari che ascolteremo stasera. Categorie diverse per abbracciare una prospettiva più ampia possibile, che vada ben al di là della pura e semplice attività imprenditoriale.
Perché VISIONI vuole essere un momento di riflessione collettiva che Confindustria Romagna offre a tutta la comunità di questo territorio. Un momento destinato nelle nostre intenzioni a ripetersi anno dopo anno, anzi: sin da adesso vi do appuntamento a VISIONI 2025 che si svolgerà a Cesena.
Grazie ai componenti delle giurie per la loro disponibilità e il lavoro svolto in totale autonomia per Visioni, che non vuole essere un premio, ma un riconoscimento al contributo offerto al progresso della comunità di Forlì-Cesena.
Grazie agli ospiti di questa sera, anch’essi visionari nei propri ambiti: il professore Vincentelli, Cristina Pozzi e Alberto Mattiello, che ci aiuteranno ad alzare lo sguardo e a capire in quale prospettiva si colloca il nostro sforzo.
Perché ognuno di noi ha il potere di essere un visionario nella propria vita e nel proprio lavoro.
Immaginate un futuro migliore, lavorate per realizzarlo e ispirate gli altri a fare lo stesso.
Insieme, possiamo creare un mondo più luminoso.
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